30 settembre 2007

L'Avena o del volo delle anatre

Io cucino così:
prendo il wok, lo sciacquo, ci metto dentro una intera busta di minestrone surgelato che prelevo dal congelatore, aggiungo tutte le cipolle che trovo per casa, ci butto dentro pure una testa d'aglio e qualche pomodoro di quelli che avanzano sempre dentro i cassettoni della verdura e man mano che l'ammasso si scioglie compio cinque o sei chilometri di giri intorno al tavolo della cucina perchè camminare mi fa bene e mi concentro meglio e mi ricordo pure che devo metterci la busta d'avena che è un cereale assai proteico.

IMMAGINE
S'entro l'anima mia guardo talora,
Gli antichi dì, l'antico amor sognando,
Veggo l'immagin tua che tremolando
Fra quei gorghi s'accende e s'incolora.

Veggo l'immagin tua che dolcemente,
In un raggio di sol, come specchiata
Da una falda di cheta acqua lucente,
Parla con gli occhi e ride innamorata.

"Dopo il tramonto", Arturo Graf, pubblicato nel 1893 a Milano.
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poi lo mangio con il pane, che sta bene sempre dappertutto ed è un diletto.
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e quindi, poi, kapisco il ragionamento:
il blog è: L'Accrescimento!
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una barba.
insomma.
okei, okei.
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27 settembre 2007

I Cladodi

Kizu no ato - cicatrici
Jou-rjo T. e sua Nonna mi vengono a trovare e andiamo tutti a cena con i calvi della palestra.
Nessuno bada a cosa mangio, la Nonna è in gran forma ed è davvero un’attrazione irresistibile nel suo vestito di seta bianca.
Sono seduta dall’altra parte del tavolo tra le Donne e Jou-rjo T. che fa anche lui la sua luminosa figura nel suo completo bianco. Chissà perché i giapponesi si vestono sempre di bianco.
La Nonna mangia una zuppa di cozze e beve il vino che Giorgenzo le versa.
Li guardo ridere e sono proprio contenta di averli fatti incontrare.
-“Uomini come palme. Impiegano anni per formare fusto. Donna come bambù. Ogni nodo segna passare di tempo. Kizu no ato è nodo che si forma. È parte più dura di pianta.”
Parla fittissimo e guarda tutti sorridendo affabile come raramente l’ho vista.
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-“Però, Signora Nonna di Jou-rjo T., io non penso che esistano tante differenze tra gli esseri umani.”
-“Tu vedi le susine come ti pere.”
Interviene il cognato del cugino di primo letto del quattordicesimo ambasciatore del Tikajet.
Credo, sia di origine pugliese.
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Il fossile

Non era tutto, non poteva essere tutto, non era questo che volevo sapere.
- Che lugubre storia, - dissi, - e quante bare.
Certo, anche se questa donna mi voleva bene, quel mondo era il suo e in qualche modo l'avevo urtata. Non volli insistere e cercai di ritrovare il tono spensierato che avevo all'inizio.


Bianca Garufi, Il fossile, Einaudi, 1962.
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इल