24 ottobre 2007

Attesa

Non ci sono scale di pietra tanto lunghe da condurre
al luogo più solitario
non ci sono uomini di epoche diverse
che avanzino sotto la stessa frusta
non c’è cervo addomesticato
che attraversi il deserto del sogno
non c’è attesa

C’è solo un seme fossile

Nemmeno le menzogne ondulanti dei monti
negano la sua esistenza
ma esse rappresentano tutti i denti dell’intelligenza
e della ferocia umane
che aspettano pazientemente
aspettano, dopo lo splendore della fioritura
quell’unico frutto

Hanno atteso migliaia di anni

La piazza del desiderio dispiega
storia senza segni di scrittura
un cieco avanza a tentoni
la mia mano si sposta sul foglio
bianco, non lascia nulla
mi sposto
sono io quel cieco.

Bei Dao, SPERANZA FREDDA, Einaudi, 2003.
Tradotto da Claudia Pozzana.
*

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