4 novembre 2007

Il sogno

Se ancora desideri incontrare
chi non hai mai conosciuto
puoi aspettare un’ora qui
al confine.

La sera è fredda
E la notte si fa buia.
Di qui passano tutti,
e se anche camminano
con il capo piegato,
devono alzarlo alla luce violenta
delle lanterne delle guardie di frontiera.

E quando lo sconosciuto giunge,
tu vuoi riconoscerne il volto
dalla sua stanchezza e dalla sua forza,
tu vuoi riconoscerne le mani
dal modo in cui esse si congiungono l’una nell’altra
dal modo in cui esse si modellano ad una coppa
al fine di porgerti ciò
di cui tu sei assetato.

Tu non vuoi poter gridare,
tu non vuoi poter bere,
ma soltanto sapere
che tutto ciò che hai sognato è vero.

Astrid Tollefsen, in “L’altro sguardo”, Antologia delle poetesse del ‘900, Mondadori, 1996, a cura di Guido Davico Bonino e Paola Mastrocola.
La traduzione della poesia è di Renzo Pavese.
*

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