13 dicembre 2007

Spazi vuoti

Pensavo di camminare girando e girando uno spazio
Assolutamente vuoto, assolutamente una sorgente
Dove il castagno adorno aveva perso il suo posto
Nella nostra siepe sul davanti sopra le violacciocche.
Schegge bianche saltavano e saltavano e schizzavano alte.
Sentivo il taglio curato e differenziato
Dell’accetta, lo schianto, il sospiro
E il crollo di quello che era stato lussureggiante
Attraverso i percossi resti e frantumi di tutto quanto.
Piantato a fondo e da molto andato, mio coetaneo
Castagno da un vasetto di marmellata in un buco,
La sua massa e quiete diventate un lucente non luogo,
Un’anima ramificante e per sempre
Silenziosa, oltre ascoltato silenzio.

Seamus Heaney, La lanterna di biancospino, Le Fenici Tascabili, 2007.
A cura di Francesca Romana Paci.

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