I giochi di questi bambini curiosi che sono i nostriPaul Eluard, Ultime Poesie d’amore, Milano, 1965.
Giochi semplici che incantano i loro occhi
Pieni di una febbre che li avvicina e li allontana
Dal mondo in cui sogniamo di far posto agli altri
I giochi di nuvole e d’azzurro
Di cortesie e di scorribande alla stregua di un cuore futuro
Che non avrà mai colpe
Gli occhi di questi fanciulli che sono i nostri occhi di un tempo
Avremmo incanti quanti mai ne ebbero le fate.
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