Vi conosco colori di uomini e di donnePaul Eluard, Poesie, Torino, 1955.
Fiori freschi frutti marci aloni decomposti
Prismi musici nebbia che genera la notte
Colori e tutto è vivo quel che m’apre la vista
Colori e tutto è grigio quel che mi sforza a piangere
Colori di salute di desiderio d’ansia
E l’avvenire è certo alla dolcezza amante
Colori pazzia e crimine e rivolta e coraggio
E riso ovunque che la gioia snuda
E talvolta ragione che ci vomita stupidi
E sempre la ragione che ci ricrea sublimi
Il battito del sangue per le strade del mondo
Colori lo sconforto scavi pure la notte
I misteri anneriscano fino all’osso l’insonnia
Si fanno luce sogni che son bontà bellezza
A un lato del mio cuore sopravvive l’angoscia
Dall’altro vedo chiaro spero e divengo un’iride
Io fertile rifletto un corpo che continua
Io lotto io sono ebbro di lottare per vivere
Nella chiarezza altrui la mia vittoria edifico.
9 aprile 2008
Il linguaggio dei colori
Pubblicato da EL alle 09:06
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