19 maggio 2008

Il palo, la frasca

Il puntare dell’anima a se stessa,
un po’ ingorda, va detto,
quando l’uomo ha il suo fiato grosso
il suo maledire
… forse fu questa l’ombra equivocata
che spinge la belva contro il suo domatore:
facevamo l’amore e l’anima era furba
- imparammo alla fine
che il maledetto rebus
è semplice come le faccende di sesso,
fatte in casa,
basta un buon falegname, un giardiniere provetto:
serve il palo
serve la frasca
e l’anima nel mezzo un po’ guardona
… quando amore è saltare
dall’uno all’altra senza connessione:
l’anima deve imparare
un po’ d’ironia
di chi sa aspettare perché ironizza sul tempo

Alberto Bevilacqua, Legami di sangue, Milano, 2003.
*
.. e chiarendo quel concetto del "Sé" -
che da solo si scrive accentato
mentre accompagnato da "stesso",
no. E' facile:
l'Identità non urge di orpelli intensificativi.
*

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