22 luglio 2008

Stanco di aver sofferto e, più, di avere amato, dopo avermi
stregato con le sue lontananze, serra il suo cerchio eguale
la vita intorno a me. Che l’orizzonte è chiuso, il mio sogno
lo avverte e mesto si ripiega in se stesso e stupisce.
Ascoltando il patetico autunno chissà non soffochi
un singhiozzo o non trattenga un canto austero come l’ora
e, come questa, incerto. Non lo sapeva, il cuore;
ma era ad una svolta.
Marcel Proust, Poesie, Torino, 1983.
*

1 commento:

marella ha detto...

Ho sempre ammirato chi ama la poesia. Ho sempre ammirato chi riesce a vedere dentro la poesia. Ho sempre avuto il rimpianto di non riuscirla ad amare ma so che nulla è impossibile.
laura