21 ottobre 2007

139. (Sonetto dei sette cinesi)

Una volta il poeta di Augsburg ebbe a dire
Che alla parete della stanza aveva appeso
L’Uomo del Dubbio, una stampa cinese.
L’immagine chiedeva: come agire?

Ho una foto alla parete. Vent’anni fa
Nel mio obiettivo guardarono sette operai cinesi.
Guardando diffidenti o ironici o sospesi.
Sanno che non scrivo per loro. Io

So che non sono vissuti per me.
Eppure il loro dubbio qualche volta mi ha chiesto
Più candide parole o atti più credibili.

A loro chiedo aiuto perché siano visibili
Contraddizioni e identità fra noi.
Se un senso esiste, è questo.

Franco Fortini, L’ospite ingrato, Marietti, 1985.
*

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