2 ottobre 2007

La libreria

E così poi mi rendo conto che finalmente ho quasi finito
perché mancano solo due scaffali.
L’equa riparazione a volte consiste in:
non occorre, che tu mi dica quali libri sono a Te rimasti.
Se ti venisse in mente di leggere un verso di quelli che ricordi,
mandami un fax.

*
Ho capito poco ma ho capito che regole non ci sono.
Anzi, va, diciamolo meglio:
ce ne sono così tante che non riesco a seguirle.
*
Beh, comunque è il momento storico adatto per pensare alla democrazia
e alla libertà di pensiero.
Lola, ho perso il senso, non lo capisco più quel progetto
della intelligenza emotiva.
Aveva ragione la fumatrice di Matrix, non è il tempo che conta.
*
Lo shock emotivo, il contro trauma.
Le domande senza risposta,
chi mi credo d’essere io?
Che strane domande ci si pone in una rete.
*
Sperimentazione.
Un esperimento.
Fotografie scioccanti:
Il premio Pulitzer.
L’acqua dei bambini assediati.
La polvere dei bambini sotto il crollo.
Sì.
Alcuni ‘termini’ vanno trattati con cautela.
*
La frase che maggiormente ripetono i bambini ai genitori separandi:
“Basta che facete presto”.
*
Ricordi?
Dal punto, per il presente e per il futuro.
*
Caro Laio,
ti scrivo queste brevi righe per confermarTi quanto da Te già anticipatomi.
Non ho capito un tubo.
A un certo punto arriva uno e mi dice: “Sono Io Max Payne.”
Io non ho davvero nulla da obiettare, poiché è evidente ch’io
qui, mi ci trovi per l’inciampo di un viandante

l’assorto astante, né smarrito né ubriaco
tutto e tanto preso in fatti suoi

bene diceva, Lei: la colpa non é degli alberi.
*
Vo’ avanti, salto il fosso:
io mica l’ho capito che è successo,
preparavo anticipata un presepe con i puffi.
*
-“Blu pzifer.”
-“Blu pavone.”
-“Blu cobalto.”
-“Blu di Prussia.”
-“Blu indaco.”
-“Giallo Isabella.”
Ci guardiamo stupefatte.
-“Conoscete la leggenda?”
-“Ma che c’entra?”
*
Causa – effetto, è un’altra cosa.
-"E le risposte?"
-"mo' le cerco".
*

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