25 ottobre 2007

Parabole, metafore e filastrocche

“C’era una volta un re che un lumacone aveva
E caro lo teneva come un figliuolo e più.
Un giorno il lumacone salì sul seggiolone del re
E lo imbavò.
Il re lo condannò a esser fucilato nella schiena
Ahimè povera bestia! Ahimè, che pena.”

Memoria materna, epoca incerta.
*
Perché le parabole?
10 Quando poi fu solo, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse loro: “A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di fuori invece tutto viene esposto in parabole, perché
guardino, ma non vedano,
ascoltino, ma non intendano,
perché non si convertano
e venga loro perdonato”.

Matteo, 13, 10-17; Luca 8,9-10.

La Bibbia, Testo integrale C.E.I, 1998.
*
Epigrammi

ad uno che parla in gergo


Dàtte, sgancia, imbranato,
non stare a rompere con
ogni tuo logoro
stilema, o stereo-
tipato cacodilàto di
stronzio, un po'
chiaramente non c'è
problema e un po' Ponzio
Pilato della vita e del linguaggio,
saccente che non sai
neanche cosa significhi
aggiotaggio.

LUCA CANALI, Il Naufragio, Rizzoli, 1983.
*
Sapeste per quanti anni ho cercato il significato metaforico di “cacodilàto”,
senza trovarlo. Solo trascrivendolo in "Rete", ho capito cosa volesse dire.
*

Nessun commento: