Quando tutti i verbi umani avranno infranto nelle mie
dita il loro vetro
E la mia lingua e il mio inchiostro saranno inariditi come
una stazione sperimentale per razzi interplanetari
E i mari non si saranno lasciati dietro che il candore
accecante del sale
Così che il sole abbia sete e la luce oscilli su quel pavimento
di cristallo
Lo scisto spento il firmamento amorfo e l'essere per
sempre spossato dalle mutazioni
Io inventerò per te la rosa
Louis Aragon, Poesie d'Amore, Crocetti, 1986.
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