(…)
Mi aveva preso
un senso un po’ smarrito
di disdetta e di stupore
alla scoperta
che uno non trovi
mai il posto
che gli spetta
e non riesca a
stare a una misura.
Ed è finito, per me,
in sospeso il fatto
che vivere sia come
scoprire qualcosa
di interdetto
e di proibito,
che tutto nasca e
cresca di nascosto,
che avvenga insomma,
sì, nella paura.
Paolo Ruffili, Camera oscura, Garzanti, 1992.
*
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