14 gennaio 2008

La faccia

Vedimi con tutti i terrori sulle mie strade,
I relitti incrostati che imputridiscono nei miei mari,
E l’impassibile ovale della mia faccia
Che muta pigramente al modo della luna
E misteriosamente è formato per piacere
E ornare l’osso angoloso di grazia effimera.

Avrei dovuto portare una maschera di terrore, aspetto
Tale da sgomentare e fugare speranza e fede,
Un po’ carnaio, un po’ campo di battaglia, terra sconvolta.
Invece sono un sorridente mare d’estate
Che dorme mentre di sotto da un estremo all’altro
Gli assassini, che han forma di sole e di stelle, s’ingozzano e giocano.
Edwin Muir, Un piede nell’Eden, Torino, 1974.
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