6 maggio 2008

E soprattutto che…

- E soprattutto che il Domani non sappia dove sono –
I boschi, i boschi sono carichi di bacche nere –
La tua voce è luna che risuona dentro il vecchio pozzo
Dove l’eco, l’eco di giugno viene a bere.

E che laggiù, in sogno, nessuno pronunci il mio nome,
i tempi, i tempi sono giunti a compimento –
Come un alberello sofferente per la prima linfa
È il tuo candore in panni senza pieghe.

E che i rovi si richiudano dentro di noi
Perché ho paura, paura del ritorno.
I grandi fiori bianchi accarezzano le tue dolci ginocchia
E l’ombra, l’ombra è pallida d’amore.

E non dire all’acqua della foresta chi sono;
Il mio nome, il mio nome è così morto.
I tuoi occhi hanno il colore delle giovani piogge,
delle giovani piogge sullo stagno che dorme.

E non raccontare niente al vento del vecchio cimitero.
Potrebbe ordinarmi di seguirlo.
I tuoi capelli odorano d’estate, di luna e di terra.
Bisogna vivere, vivere, semplicemente vivere…
O. V. de L. Milosz, “Sinfonia di novembre e altre poesie”, Milano, 2008.
*

3 commenti:

baotzebao ha detto...

E' un libro bellissimo. SOno felice che non ti sia sfuggito. Salute e Saluti

baotzebao ha detto...

Pochi poesti hanno un suono così quasi perfettamente adatto alle sensazioni che esprimono. Mi rende felice che tu lo abbia scovato. Salute e saluti.

EL ha detto...

:) ne sono felice anch'io. Salute, sempre!