Dentro le finestre rimaste aperte, dietro le tende –
Pier Luigi Bacchini, Contemplazioni meccaniche e pneumatiche, Milano, 2005.
c’è molto da sapere, e i microscopici strati
dell’epidermide
non mi difendono dalla sfinita vecchiaia,
anche i dischi intervertebrali
a vibrare contro le aste dello schienale
ad ogni passaggio di bus.
Sapevo che le stalattiti impiegano millenni.
Poi il vento nelle sue distonie,
nelle meteoropatie selvagge
incurva uomini e donne.
Allora anche i sogni delirano
e si disgelano i misteri dei libri
e ha trasportato foglie e uccelli.
*
17 maggio 2008
Panchina
Pubblicato da EL alle 10:13
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