30 giugno 2008

Troppo peso alzare una testa randagia. Distrutti gli scarafaggi,
nelle vecchie cantine i ladri di frumento amalgamano
il pane. Cristalli sudore, immaginazione,
graffito. Le facce intorno digrignano, maschere del Valentino.
Evacua una rovina dai porifumosi a la luna
in convogli di cenere. Rimastico di gomma questa corsa,
inutile forare la notte perché la parete si spiani. Tramonto
senza il ranno che insegue carene scrostate dal mare: la voce,
nido-di-formiche scava sotto gli alberi nelle aiole,
dove corolle i grandi negozi anneriscono a sera.
Ritmo schiumoso, le ombre le parole girano invischiate
in un ramo secco. Lungo coltello dell’alba. Se ricerchi poesia
devi conquistare nemici.
Fabio Doplicher, I giorni dell’esilio, Manduria, 1975.
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