7 luglio 2008

A me mi pare

A me mi pare che il paese fosse
quasi il meglio del mondo
e così il clima:
penso alle case ai muri all’improvviso
umidore del verde,
penso a quei posti calmi alla tranquilla
vita dei camerieri.
E poi, le cose amate: quasi tutte
a portata di mano.
Non bastava, però: questo si vede
con estrema chiarezza,
e a me mi pare
proprio un peccato singolare: sono
qui seduto sereno al bar del lago
e sento dire che non sei felice.
Ma nessuno lo è. Anche il giornale
a me mi pare fra le righe dire
inutili le guerre, oltre che amare:
ma inutile – ed è peggio – la speranza
che un paese diverso
le scongiuri.
Grytzko Mascioni, Poesia 1952-1982, Milano, 1984.
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