6 luglio 2008

Domeniche

Campi come il mare, l’odore rauco delle erbe,
un vento di campane sui fiori dopo l’acquazzone,
voci terse di fanciulli nel parco azzurro di pioggia,

un sole svogliato dischiuso ai tristi, tutto questo
naviga sul languore del pomeriggio..
L’ora canta. E’ tiepido. Chi mi ama è qui..

Sento parole infantili, tranquille come il giorno.
La tavola è apparecchiata semplice e gaia, con cose
pure come un silenzio di ceri attenti…

Il cielo largisce la sua febbre ahimè come una grazia...
Una gran luce di villaggio incanta le finestre...
Persone che reggono lampade, è festa e fiori...

Lontano un organetto rigira il suo singhiozzo di miele...
Oh vorrei dirti...
Léon-Paul Fargue, Poesie 1886-1933, Torino, 1981.
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