7 ottobre 2007

Paul Eluard

Ripetizioni
accanto al sonno esigente

L’occhio a forza di spazio e di fulgore deliranti
L’occhio fa vivere e più lontano scorre il piombo del corpo

La barca della bocca è guidata dalla lingua
Muta tutta umida illumina i flussi

Le grandi mani non conoscono il loro potere
E le loro spighe coprono la pelle con le messi
Dita di lampeggianti carezze ricami fulvi
Tra i palmi delle mani insorgono seni e natiche

Di notte tra gli occhi di giorno tra le gambe
È la stessa gola che in un attimo s’incendia

Un tesoro assurdo un fiotto di diamanti
Scatena l’uragano e lacera le reni

È la mano ignara e la lingua in accordo
Per la prima volta sotto un cielo femminile

E il centro del corpo che definisce l’uragano
Equilibrio di ragione per pesare la vita

Sei tu sono io siamo doppi nei nostri sogni.


Paul Eluard, Ultime poesie d’amore, Einaudi, 1965.
*

Nessun commento: